Immagini Recluse

sabato 18 febbraio 2012

Cuentos Raros

Foto di Pietro Paolini
È bello mescolare ricordi e fantasia, racconti e immaginario, finzione e realtà. Quando ascolto i nostri educatori nelle consuete riunioni del Venerdì, capita che mi perda nel mondo di “racconti” che loro stessi insinuano nella mia mente attraverso il vissuto quotidiano del lavoro che portano avanti con tanta passione…

Papà me lo diceva sempre, “tieni sempre per mano tua sorella”. Mi fissava con quel suo sguardo infiammato di di alchol e pasta-base di coca, prima di accasciarsi di nuovo sul materasso a fumare la pipa. Che tipo il mio papà, a volte si perdeva per giorni nella cella con i suoi amici, che fracasso: grida, risate e quell’odore pungente che usciva dalla stagnola che si passavano! Io allora me ne andavo a correre coni miei amici nel patio di San Martin, la Sezione più grande del San Pedro; certo non potevo mai perdere di vista Anaya, mia sorella, chi lo avrebbe poi sentito il mio papà arrabbiato….però a volte mi piaceva sparire per un po’, correre all’impazzata tra gli stretti corridoi delle celle, ridere degli improperi che mi venivano lanciati come maledizioni dai Presos ciondolanti in qualche angolo appartato….libera, libera dal rancho da raccogliere ogni giorno per il mio papà troppo malato, libera dai quei panni sudici che ero costretta a lavare, libera dai pianti della mia sorellina. 
Le mie giornate passavano così e per un anno non sono andata nemmeno a scuola, poi un giorno una vecchia signora accompagnata da una amica più giovane e con uno strano accento, hanno detto che mici avrebbero portato, hanno parlato anche con papà, che all’inizio le ha mandate a quel paese, tipico, ma poi ho visto una cosa assai strana: mio padre si è alzato dal materasso e ha stretto la mano a entrambe! Il giorno dopo le due signore mi hanno regalato una divisa nuova nuova e una borsa con le cose che si usano a scuola, ricordo sempre con gioia e che al mio collegio avevano un patio molto grande, mi divertivo molto di più che nella sezione san martin, potevo correre fino allo sfinimento senza dover badare a mia sorella e la cosa spesso indispettiva i miei maestri che dovevano rincorrermi per acciuffarmi e riportarmi in classe. Il pomeriggio lo passavo al Kinder Alegrìa, la cosa bella e che stava proprio a San Martin, così tra una corsetta e l’altra facevo i compiti con l’Hermana Mari e dei giochi o disegni con José…. 


…”tienimi sempre per mano”… Tra Dicembre 2011 e Febbraio 2012 altre 3 minori hanno subito abusi nel Penal de San Pedro, in altri periodi siamo più “fortunati” ovvero non sappiamo realmente quanta violenza viene perpetrata sui minori dentro il carcere!

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