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Come ogni Sabato al San Pedro...

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Come ogni Sabato al San Pedro...

.....e ci Perdiamo nei nostri Pensieri!

Parco Zologico di Mallassa (LA PAZ)

La visita al Parco Zologico con i Bambini del San Pedro

12 Aprile Dìa del Niño

Un giorno di FESTA al Centro Edcuativo Alegrìa

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domenica 24 aprile 2011

Viernes Santo a Coroico

Dopo poco più di due mesi di "duro" lavoro, ecco che si prospetta la prima vera vacacione! Due giorni, ben due giorni di puro relax, senza galeotti, ex galeotti, bimbi inferociti e la minima connessione con il mondo del Carcere!
Da venerdì (il viernes santo) tutta La Paz si sposta con famiglia e amici per le classiche gite fuori porta e noi non siamo da meno, ce ne andiamo a Coroico, un pueblito a due ore dalla capitale e per questo super gettonata dai paceni che vi si riversano in massa, per la gioia dei locali che così vedono notevolmente incrementate le rispettive entrate mensili. Coroico è immersa nella regione dello Yungas, una fertile vallata circondata dalle Ande, dove cresce un pò di tutto, Coca compresa ed è da quì infatti, che i narcos locali trafficano in polvere bianca. La foglia di coca dello yungas è famosa in tutto il paese, ha un ottimo sapore e anche noi ne facciamo una piccola scorta da riportare a casa per i nostri mate, da sorseggiare in una giornata fredda o da usare come digestivo dopo una bella mangiata con amici!
Dopo la riunione settimanale con le educatrici del carcere, zaino in spalla, scappiamo subito a Villa Fatima, dove prendiamo a caso il primo autobus per Coroico; la fretta ci gioca un brutto scherzo perchè prendiamo una vettura scassata, economica e strapiena di cholite grasse che trasportano i loro beni nello Yungas....

le iniziali due ore di traversata diventano presto quattro! Tra una coda, un veicolo pesante che non si lascia superare e la strada piena di fosse e frane, regalo dell'ultima stagione delle piogge; i minibus e i minivan, ben più rapidi, ci superano strombettando e dentro di noi speriamo di trovare ancora posto in qualche hostal.....di questo passo arriveremo dopo la Pasqua! Ne approfitto per dedicarmi al paesaggio, stupendo, i poderosi massicci andini ci accompagnano lungo il tragitto, dei mastodonti che mi impressionano....eppure ho ancora nella testa le vette tibetane, ma quello che ho davanti agli occhi ora è qualcosa di diverso, una strana combinazione di stupore e reverenza per la grandezza e la continuità con cui massiccio, dopo massiccio si delinea il gigante andino fino all'orizzonte, ho la pelle d'oca! 


Kilometro dopo kilometro saliamo fino ad oltre i 4000 per poi lanciarci in una discesa di 2000 metri, le vette spoglie lasciano il passo alla foresta dello Yungas, alla sua umidità e al suo calore! Benventuto sole cocente, benvenuta vacanza! Arrivati al terminal ci fiondiamo subito all'Hostal Kori, il piùà fighetto e costoso (80 pesos a notte = 8 eurini), ma le stanze sono pulite, ha la piscina e una terrazza mozzafiato a strapiombo sulle rocce!!! per fortuna troviamo posto e pagato il dovuto, mi strappo i vestiti e mi lancio in piscina.....il caldo, la piacevole sensazione dell'acqua fresca, asciugarsi al sole....avevo dimenticato certe sensazioni. Rinvigorito dal bagno, l'unico "sforzo" della giornata è quello di trascinare le mie stanche membra dal bordo vasca alla terrazza, mi siedo, apro una Huari gelata (birra di Oruro o Potosì non ricordo...) e lascio scorrere i miei pensieri annichilito dalle montagne di fronte a me. 


Davvero non posso chiedere di più, due ore più tardi, i rumori dello stomaco mi ricordano che è ora di cena, faccio visita ad un ristorantino nella piazza, giro il centro cittadino (2mt x 2mt) e vado a nanna.
Dopo una scandalosa dormita di 10 ore, mi accorgo che si sta facendo tardi per visitare le famose cascadas di Coroico (famose anche perchè sono l'unica vera attrazione cittadina), mi butto giù dal letto, una colazione leggera con empanadas al formaggio e succo di banana e sono già in strada con Valentina.....8 km ci separano dall'obiettivo bagno sotto la cascata....con il caldo i kilometri si fanno sentire e la polvere pure.....già perchè il cammino è piuttosto trafficato, fuoristrada di paceni tamarri sfrecciano da ogni lato, sembra di camminare in una maledetta tormenta di sabbia nel deserto; le buone intenzioni sportive lasciano il passo alla pura sopravvivenza: fermiamo come profughi disperati il primo micrò che passa e senza negoziare sul prezzo ci facciamo trasportare a destinazione. Totale della passeggiata: 2 Km.....sufficienti a rovionarti una giornata.





Fortunatamente la fatica viene ripagata dallo spelndore della selva e dalla cascata, un pò affollata a dire la verità, ma è venerdì santo e un pò tutti hanno avuto la nostra stessa idea....oramai siamo paceni dentro! L'acqua è gelata, ma Valentina con sprezzo del pericolo, urlando "alla Bolivianaaaaaa" si butta nella pozza....alla boliviana sì, perchè per una ragione che nessuno si spiega, la maggior parte dei boliviani si fa il bagno vestito! Sarà che non hanno il mare e devono ancora capire comesi utilizzi l'acqua nelle sue diverse funzioni/versioni....fatto sta che l'usanza include anche la volontaria che lavora con me, che si caccia in acqua con tutto indosso, devo strapparlela borsetta con gesto atletico per evitare che la mia preziosa fotocamera finisca sotto la cascata! Mentre tutti si divertono nella pozza io rimango rincoglionito dall'ambiente e intimorito dal freddo, mi fanno compagnia tre turiste spagnole altrettanto rincoglionite e una boliviana di 350 anni che per ovvi motivi di salute non osa competere con la temperatura dell'acqua. Lo smacco al mio onore diverrebbe presto legenda (ricordo ai lettori che il sottoscritto vanta un bagno in un lago in Corsica ad oltre 2000mt insieme ai soliti tedeschi!) così, mentre Valentina filma la scena e la immortala per i posteri, anche io mi butto in acqua, per uscirne subito dopo urlante....stormi di uccelli volano via dalle cime degli alberi e i boliviani mi guardano come un imbecille....che pensino quello che vogliono, cazzo quanto era fredda!!!










Anche in questo caso non posso chiedere di più da questa bella giornata, quindi passo l'ultima parte del pomeriggio nella solita piscina e mi gusto il paesaggio nella solita terrazza con la solita birra, con un variante: in piscina chi ti incontro? Il mio vicino di casa a La Paz, facciamo due chiacchiere e mi lascio istruire sul programma della serata, lui è un esperto e passa tutti i venerdì santo a Coroico: festa in piazza, punto. Avete capito bene, questo rincoglionito del mio vicino, passa tutti gli anni, un giorno della sua vita a cazzeggiare sbronzo in piazza....bhè molti di voi fa lo stesso tutti i weekend, ma almeno spero abbiate la curiosità di vedere e fare altro. Anche il mio vicino Matteo è una persona curiosa, ma rispetto a Coroico, bhè, è piuttosto ossessivo. 

Comunque la serata prende la piega stabilita: tutti in piazza, io mi presento con la mia impareggiabile bottiglia di Abuelo (che in spagnolo significa NONNO, il migliore rhum di Bolivia), mi dedico alle chiacchiere, ma quando i tamarri paceni arrivano con i SUV e impianti stereo grandi come case per me è davvero arrivata l'ora della nanna!





martedì 12 aprile 2011

El Dìa del Nino

Il 12 Aprile in Bolivia si festeggia il "Giorno del Bambino"....una di quelle occasioni e festività in cui la classe dirigente può destreggiarsi nella solita retorica della protezione dei diritti dei bambini, mentre, in paesi come la Bolivia, ci si destreggia nel trovare scuse a situazioni umanamente insostenibili come la convivenza in uno spazio ristretto di violentatori, sicari, trafficanti, ladri e...bambini....come succede al San Pedro. Naturalmente molti governanti come quelli di casa nostra, hanna la faccia come il CULO e quindi non sentono il dovere di smarcarsi da accuse di inadempienza politica, l'Alcalde di La Paz, almeno fino a Febbraio, non sapeva nemmeno dell'esistenza di minori in un penale cittadino, pertanto lascerò correre l'argomento e mi dedicherò al racconto della bella giornata al Kinder con i bimbi.
Probabilmente oggi si è svolta la festa più interessante dal mio arrivo, è vero che nel frattempo abbiamo festeggiato anche il carnevale, ma oggi l'oraganizzazione è stata più completa e avvincente. Come in ogni fiesta boliviana che si rispetti, il sottofondo musicale è fondamentale, pertanto abbiamo chiesto in prestito da un internos un mega impianto stereo che ci ha scassato le orecchie per tutta la giornata con il suo Subwoofer tamarro a ritmo di Cumbia, Reggaeton e l'immancabile amica di tutti: Shakira!




Per fortuna il menù prevedava anche l'ingresso di un Clown....e che Clown: Per l'occasione, durante i nostri incontri del Sabato con i detenuti, abbiamo ingaggiato un artista Chileno autoproclamatosi clow, scrittore, attore, giocoliere, pittore e per sua stessa definizione, sintetizzato in "el Loco". El Loco è chiaramente tale, un soggettone che non si capisce per quale ragione sia in carcere, ma a vedere l'energia semi-isterica, la parlantina e come tira di naso....beh...la risposta si intusisce no?
Voi direte, bell'esempio da dare ai bambini, noi rispondiamo: il meglio che possiamo esprimere, poi alla fine il Loco è davvero un tipo divertente e a noi interessa divertire e divertirci,pertanto benvenga un clown tossico nel nostro Kinder se può servire allo scopo, tanto fuori dal nostro centro educativo gli esempio quotidiani e parentali sono spesso assai peggiori!
Il Loco si riscalda, un paio di esercizi ginnici e si lancia nella fossa inferocita di bimbi che loaspettano al varco;El loco ha una aria secca e smunta, un gran faccione sorridente, il capello sconvolto, ho paura che se dovesse fare cilecca, le nostre piccole belve lo divorerebbero....io consoco la scena: ti saltano addosso in massa e, seppure scherzando, ti pestano a sangue tra schiaffetti e testate...nella bolgia ci si fa davvero male....nell'intimo faccio il tifo per il Loco!
Questo tuttavia va oltre le nostre previsioni, si esprime in alcuni trucchetti da clown, provocando subito l'ilarità del gruppo. Tra una "pagliacciata" e l'altra, crea simpatiche bestiole con i palloncini e le regala alla marea di braccine alzate in attesa; tutto alla perfezione, solo il desajuno rovina la festa al clown che non può nulla di fronte ad una ghiotta tazza di cioccolata con dolcetti!!! El Loco cede il passo, si merita un sigaretta e chissà che altra diavoleria e ci lascia contento, dicendo che ripasserà nel pomeriggio per bissare il suo numero. Si gode la sua dose di applausi e ringraziamenti e va via.














La mattinata va scemando, torna la musica-dance a palla, mi dedico ad un ultimo ballo con una delle mie wawa (bebè) preferite e mi godo il meritato riposo....abbiamo ancora tutto il pomeriggio, il sole batte forte sulle finestre del kinder, la stagione delle piogge è finalmente finita!!!!
Nel primo pomeriggio il dentista del Penal si è adoperato per far entrare un colorato gruppo di clown bolivo-argentini, entrano con i loro vestiti sgangherati, le valigie colorate e il classico kit dell'artista de la calle. I bimbi, naso all'insù e bocca aperta seguono felici tricks e scenette degli animatori,ma a questo punto più di ogni parola bastano le immagini a descrivere questa bella giornata di festa dentro el Penal de San Pedro
Feliz dìa del nino




















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