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giovedì 7 aprile 2011

Follie Calcistiche al San Pedro

Come disse il mio buon amico Gonzo, vivere a La Paz è una locura e una bellezza per una ragione: a La Paz i primi tre giorni della settimana si protesta con Paros y Bloqueos, due giorni si lavora e poi si fa festa per il weekend! Questo assioma di vita pacena ha tuttavia delle variabiliche ne stravolgono l'ordine e ve ne darò un esempio con le proteste che stanno colpendo in questi giorni le carceri boliviane.
Mensilmente il San Pedro da vita a qualche tipo di protesta, che di solito finisce con tante botte e tanto gas per tutti gli ospiti,che dal loro canto lanciano di tutto verso le grate protettive del posto di guardia....
Questo mese è la volta dell'incremento della diarìa, ovvero i detenuti vorrebbero un aumento della quota giornaliera di boliviani per il loro sostentamento. Attualmente questa è di 5,5 boliviani (il costo di un pacchetto di sigarette per intenderci o la metà di un pranzo completo in un chiosco) e i detenuti la vorrebbero aumentata di 3 volte, circa 15 boliviani. Ora, sicuramente è vero che la diarìa attuale sia molto povera, ma va anche detto che i problemi di questo pecualire carcere sarebbero diversi e ben più importanti, vi faccio alcuni esempi per cercare di farvi capire in quale inferno si possa vivere:
Un nuovo detenuto appena entrato è costretto a sborsare una cifra minima di 500 boliviani per avere diritto a vivere in una delle sezioni carcerarie, ovviamente più la sezione è quotata o meglio messa più il prezzo sale. Questi 500 se li dividono i delegati di sezione e il consiglio come tassa di gestione del carcere (ahahahahaah ovvero il cazzeggio dei boss); sempre appena arrivato il detenuto dovrà trovare un alloggiamento. Al San Pedro non ci sono secondini che ti portano nella tua cella, ma te la devi trovare da solo, affittandola da qualcun altro (prezzo per il buco + piccolo dai 200 boliviani della sezione San Martin ai 4-500 della sezione Pinos o Posta) o addirittura comprarla da chi esce o dai possessori di celle (prezzo d'aquisto del buco + piccolo 200$); oltre al prezzo della cella si dovrà pagare anche un'altra tassa interna per il "passaggio di proprietà".....naturalmente ai delegati e al consiglio.....e noi che ci lamentiamo della burocrazia statale.
Finito? macchè....il Carcere garantisce un pasto al giorno (sbobba immangiabile) per cui ognuno dovrà anche provvedere al proprio sostentamento, se è da solo, ma se vive in cella con la famiglia diventa dura, perchèovviamente ci saranno le spese per moglie e bambini...oltre alfatto che portarsi la moglie in carcere costa: 500 bioliviani da versare all'ufficiale di turno all'entrata! Vuoi lavorare dentro il carcere aprendo qualche piccolo chiosco? facile, paghi il pizzo alle guardie e ai delegati e puoi vedere tranquillamente la tua merce....non parlaimo dell'argomento alchool e droghe varie di cui poter usufruire altrimenti rischio di scriverne per ore....ma dati i presupposti immaginate voi stessi le dinamiche.
Il carcere non offre altri servizi, degni di questo nome, se non una Cappella dove andare a messa la domenica, un ufficio di assistenti sociali molto abili nel grattarsi il grattabile, un ufficio per assistenza psicologica con una donna per 1700 persone che passa la maggior parte del tempo a piangere per la disperazione.
Detto questo, vi sembrerà forse che il Motìn per la diarìa sia un pò eccessivo? quando non hai speranze ne aiuto da nessuno, quando non hai diritti e assistenza, verrebbe voglia di chiederli, se non per se per i propri figli, ma al San Pedro no, al San Pedro si richiede una miseria di qualche pesos in più al giorno, così i delegati e i capi sezione possono ingrassare e bere di più.....
Protestare quindi, ma tutte le proteste hanno dei limiti, specialmente quando inizia il torneo annuale di Calcetto!!!
Ebbene si, mentre tutte le carceri boliviane manifestano per i loro pesos al giorno al San Pedro si interrompe tutto per il maledetto torneo, con tanto di banda fatta di poliziotti, di discorso ufficiale dell' Assitente Sociale, che con gran vanto informa gli astanti sull'importanza dell'attività sportiva in carcere e il direttore dell'istituto che con la solita mimica del braccio alzato  (che sembra tanto un Mavaffffff), saluta l'inizio dell'evento!
a parte tutto, l'allegria ècontagiosa e superato l'incazzo iniziale, anche il sottoscritto si è ricavato ilsuo angolino sugli spalti (ovvero le passerelle delle sezioni) per godere dello spettacolo:
San Martin (la sezione del kinder, la MIA sezione) 4 - 0 Posta (la sezione dei fgihetti trafficanti)
FORZA SAN MARTIN
a breve le foto!!!!!
UN abbraccio

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